Invalidità e Inabilità nel Settore Pubblico

Invalidità e Inabilità nel Settore Pubblico: cosa sapere sulle prestazioni previdenziali

Quando si parla di pensioni di invalidità nel settore pubblico, ci si trova davanti a una serie di norme e procedure che spesso confondono chi deve affrontarle. La buona notizia è che, se si è ancora in costanza di rapporto di lavoro con un ente pubblico, la strada può risultare un po’ più semplice.

Vediamo insieme le principali prestazioni previdenziali per inabilità previste nel pubblico impiego, come funzionano e chi può farne richiesta.


Le tre forme di inabilità nel settore pubblico

Le prestazioni pensionistiche legate all’invalidità si distinguono in tre categorie:

  1. Inabilità assoluta e permanente alla mansione

    • Il lavoratore non può più svolgere la mansione specifica per cui è stato assunto.

    • L’attivazione parte dal datore di lavoro, che richiede la visita alla Commissione di valutazione.

    • È necessario essere in servizio, quindi con un rapporto di lavoro attivo.

  2. Inabilità assoluta e permanente a proficuo lavoro

    • Si parla di una condizione che non consente più di svolgere un lavoro “utile” in termini professionali.

    • Anche in questo caso, la richiesta parte dal datore di lavoro.

    • Sempre necessaria la costanza del rapporto di lavoro con l’ente pubblico.

    • Il punteggio di invalidità richiesto, nella pratica, non è troppo difficile da raggiungere.

  3. Inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa

    • È la forma più grave: la persona non è più in grado di svolgere alcuna attività lavorativa.

    • Attenzione: questa prestazione può essere richiesta solo quando non si ha più un rapporto di lavoro attivo.

    • In questo caso la domanda deve essere presentata direttamente dall’interessato.


Come funziona la domanda di inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa

Se ci si trova senza rapporto di lavoro attivo, la procedura è la seguente:

  • La domanda deve essere presentata all’ente presso cui si è lavorato per l’ultima volta.

  • Bisogna allegare un certificato medico che attesti lo stato di inabilità assoluta e permanente.

  • Questo certificato deve essere redatto dal medico curante, ma con un vincolo preciso: va compilato secondo il modello allegato 1 al Decreto Ministeriale 187/97.

Requisiti minimi per le prestazioni di Invalidità e Inabilità nel Settore Pubblico

Per accedere a questa pensione, servono:

  • almeno 5 anni di anzianità contributiva,

  • di cui almeno 3 anni maturati negli ultimi 5 che precedono la decorrenza della prestazione.

Iter della domanda

  1. L’ente dispone l’accertamento sanitario presso le Commissioni mediche degli Ospedali Militari. Nei casi più gravi può essere prevista una visita domiciliare.

  2. Ricevuto il verbale medico che conferma lo stato di inabilità, l’ente procede alla risoluzione del rapporto di lavoro.

  3. A questo punto, il lavoratore (o ex lavoratore) deve presentare domanda all’INPS (ex INPDAP) per la liquidazione della pensione di inabilità.

Decorrenza della pensione

  • Nel caso della Pensione di Inabilità Assoluta e Permanente alla Mansione e nel caso di inabilità Assoluta e Permanente a Proficuo Lavoro: la pensione decorre dalla data di risoluzione del rapporto di lavoro.

  • Se invece la domanda viene inoltrata dopo la cessazione del rapporto: la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione.


In sintesi

  • Se si è ancora dipendenti pubblici, le prime due forme di inabilità (alla mansione o a proficuo lavoro) possono essere attivate direttamente dal datore di lavoro.

  • Se invece la condizione è quella più grave, cioè l’inabilità assoluta a qualsiasi attività lavorativa, la richiesta deve partire dall’interessato e può essere fatta solo una volta cessato il rapporto di lavoro.

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