Naspi Lavoratrici Madri
Le Tutele delle mamme nel mondo del lavoro
Al giorno d’oggi essere madri è complicato, conciliare l’ambito lavorativo e quello familiare è sempre più difficile.
Gli impegni ai quali provvedere una mamma sono molti, soprattutto se è prossima alla nascita di un figlio.
Una lavoratrice donna che si trova in uno stato di gravidanza ha diritto ad usufruire di un periodo di astensione obbligatoria che va dai 2 mesi prima della gravidanza fino a 3 mesi dopo.
Con la possibilità di poter richiedere dopo il periodo di astensione obbligatoria anche per un periodo di ulteriori 6 mesi di astensione facoltativa.
La data d’inizio della maternità, segna l’avvio del “periodo protetto” in cui subentra il divieto di licenziamento, cosa che ha importanti ripercussioni sia in caso di licenziamento sia in caso di dimissioni volontarie della lavoratrice.
La madre ha la possibilità di poter usufruire di 9 mesi di fermo lavorativo senza perdere la propria retribuzione, ma subendone una forte diminuzione.
La madre lavoratrice nel periodo di maternità gode di una tutela contro il licenziamento che si estende per tutto il periodo di maternità e va fino al compimento del primo anno di vita del bambino, ad eccezione di alcuni casi:
- Giusta causa ovvero colpa grave che ne giustifica il licenziamento;
- cessazione dell’azienda;
- Mancato superamento del periodo di prova;
- Scadenza del termine nel contratto a tempo determinato.
Escluse le cause sopra, la lavoratrice non potrà essere licenziata nel periodo di maternità.
Ci sono delle situazioni per le quali è la madre stessa a voler lasciare il proprio posto di lavoro, una volta trascorsi i 9 mesi previsti dalla legge, per potersi dedicare alla crescita del figlio qualora si ritenga che lo stesso non possa essere lasciato ad altre persone.
In questo caso la madre lavoratrice ha la possibilità di presentare le dimissioni.
Le Dimissioni in Sede Protetta per la concessione della NASpI
La Naspi solitamente spetta però solo in caso di dimissioni non volontarie.
Vediamo ora come poter accedere alla NASpI Lavoratrici Madri.
Per la tutela delle lavoratrci Madri è stata quindi istituita una particolare forma di Dimissione detta Dimissione in Sede Protetta.
La madre che si dimette entro l’anno di vita del bimbo deve rassegnare le sue dimissioni in sede protetta.
La sede protetta si trova presso gli uffici territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (ITL).
Nel modello delle dimissioni fornito dall’ITL, dichiarerà i propri dati anagrafici, quelli dell’azienda per la quale lavora, la volontà di dimettersi ed i motivi della dimissione.
Quali sono i requisiti per la NASpI Lavoratrici Madri
La possibilità di poter richiedere l’indennità di disoccupazione NASpI spetta se la madre lavoratrice si trova entro il primo anno di età del bambino e per richiedere la naspi deve avere dei specifici requisiti:
- La lavoratrice deve aver svolto almeno 30 giorni di lavoro nell’ultimo anno;
- Deve aver maturato almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni.
Se la madre gode di questi requisiti ha la possibilità, dopo il periodo di astensione di 6 o 9 mesi provvedere a dimettersi senza perdere la Naspi e senza dover dare il preavviso al proprio datore di lavoro.
Per presentare la tua domanda di Disoccupazione come lavoratrice Madre contattaci allo 0639741831 o scrivici ad info@asoter.it