Successioni
Assistenza per la presentazione della dichiarazione di successione
Nella dichiarazione di successione è indicato il trasferimento di tutti i rapporti giuridici, attivi e passivi, del de cuius a favore degli eredi, definiti per legge o per testamento, o dei legatari, ovvero i rappresentanti legali degli eredi.
Se gli eredi sono più di uno, deve comunque essere presentata un’unica dichiarazione di successione. Nella stessa dichiarazione di successione verranno infatti indicati tutti gli eredi e la suddivisione dell’intera eredità del de cuius in proporzione alle proprie quote spettanti.
La dichiarazione di successione deve essere presentata entro un anno dal momento in cui si apre la successione, che generalmente coincide con la morte del de cuius e dovrà essere depositata presso la sede dell’Agenzia delle Entrate di competenza, definita rispetto all’ultimo indirizzo di residenza del de cuius.
Non c’è obbligo di presentare la dichiarazione di successione nel caso in cui:
Gli eredi siano il coniuge e parenti in linea retta;
L’attivo ereditario non superi il valore di 100.000 euro;
Non ci siano beni immobili o diritti reali immobiliari;
Nel “Modulo 4 – dichiarazione di successione” devono essere indicati:
I dati del de cuius e di tutti gli eredi, eccetto quelli che abbiano formalmente espresso la rinuncia all’eredità;
L’attivo ereditario (immobili e diritti reali immobiliari, azioni, titoli, quote di partecipazione in aziende non quotate in borsa né negozio al mercato ristretto, aziende e altri beni);
Donazioni e liberalità effettuate dal de cuius;
Passività;
Le imposte:
Se nell’attivo ereditario sono presenti uno o più beni immobili, prima di presentare la dichiarazione di successione è necessario effettuare il versamento di:
Con la legge 342/2000 le agevolazioni “prima casa” sono state estese alle donazioni e successioni. Pertanto se gli immobili e le sue pertinenze trasferiti agli eredi sono, per uno di questo, abitazione principale sarà opportuno presentare un’autocertificazione per richiedere l’eagevolazione e pagare le imposte ipotecarie e catastali nella misura fissa di 200 euro.
Queste imposte potranno essere pagate utilizzando il modello F23 fino al 31 dicembre 2016, mentre dal prossimo anno sarà obbligatorio utilizzare il modello F24.
Sulla base della dichiarazione di successione l’Agenzia delle Entrate provvede a liquidare l’imposta di successione che potrà essere versata in un’unica soluzione o, in alternativa, in un numero massimo di 8 rate trimestrali (12 se superiore a 20 mila euro), purché il 20% dell’imposta dovuta sia versata entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione e l’importo complessivo dovuto non sia inferiore a 1.000 euro.
L’imposta di successione è pari a:
Per gli eredi in linea retta e il coniuge è prevista una soglia di esenzione dall’imposta di successione fino a 1 milione di euro, per fratelli e sorelle 100 mila euro, e per portatori di handicap grave 1 milione e 500 mila non cumulabile con altre sanzioni.
La dichiarazione di successione può essere principale, modificativa, integrativa, ostitutiva o aggiuntiva.
Entro i 30 giorni successivi alla dichiarazione di successione è necessario presentare in Agenzia delle Entrate la voltura catastale per aggiornare gli atti conservativi sia al Catasto dei fabbricati che al Catasto dei terreni. Attraverso la domanda di voltura catastale verranno infatti aggiornati i nuovi intestatari degli immobili e dei terreni per effetto della successione.
Alla domanda di voltura catastale dovrà essere allegata una copia della dichiarazione di successione già registrata in Agenzia delle Entrate, il verbale redatto da un notaio o dal tribunale per l’eventuale rinuncia all’eredità, copia dell’eventuale testamento.
Dovrà essere presentata una domanda per ogni sezione del catasto, pertanto nel caso di terreni e fabbricati sarà necessario presentare due domande di voltura catastale distinte, una per il Catasto dei fabbricati, l’altra per il Catasto dei terreni.
Documenti:
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Gli eredi e i legatari che hanno presentato la dichiarazione di successione in cui sono indicati beni immobili sono esonerati dall’obbligo della dichiarazione ai fini dell’imposta municipale propria (Imu). Spetta, infatti, agli uffici dell’Agenzia delle Entrate, competenti a ricevere la dichiarazione di successione, trasmetterne copia a ciascun Comune in cui sono ubicati gli immobili.